Quando è nata la cura del corpo?
Se è vero che a partire dalle prime civiltà l’uomo ha cercato il modo di prendersi cura del proprio corpo, va detto che i primi maestri indiscussi furono gli Egizi. Già 3500 anni prima di Cristo importavano dall’Oriente oli essenziali e minerali per produrre unguenti e profumi. In particolare, si preoccupavano di massaggiare il corpo dopo il bagno con ingredienti quali timo, origano, mirra, incenso, lavanda, olio di sesamo, di oliva e di mandorla per eliminare i… cattivi odori.
Dall’Egitto l’uso di questi unguenti si estese poi agli altri popoli del Mediterraneo.
Fu dai Greci, una volta conquistati, che i Romani assunsero l’abitudine di prendersi cura del corpo. Ovidio stesso raccolse tutta una serie di consigli per nascondere i difetti e dare invece risalto agli elementi caratterizzanti il viso, come labbra e occhi: un vero e proprio manuale di bellezza dedicato alle matrone romane. Per l’igiene vera e propria, dato che il sapone non esisteva, si usava soda oppure creta finissima o anche farina di fave e dopo il bagno ci si massaggiava con l’olio d’oliva.
Con le invasioni barbariche e la caduta dell’Impero Romani le priorità cambiano radicalmente e la bellezza del corpo dovrà aspettare diversi secoli prima di tornare ad essere al centro dell’attenzione.
Lo sviluppo della dermocosmesi ha avuto un’accelerazione vertiginosa negli ultimi anni, a partire dal secondo dopoguerra: le condizioni socio-economiche sono migliorate e si è rivalutata l’importanza della cura di sé; allo stesso tempo la ricerca scientifica ha portato a prodotti sempre più mirati a specifiche esigenze, più efficaci e senza effetti collaterali.